Born to Be Creative: Le illustrazioni di Giulia Pintus

Questo mese, carissimi hamsters, ho il piacere ed il privilegio di presentarvi Giulia Pintus, una vivace giovane illustratrice di grandissimo talento.

Guidata da un irrefrenabile spirito creativo, la nostra Giulia ha elaborato nel corso degli anni un curioso e raffinato stile personale, divenendo un’artista molto apprezzata anche all’estero.

Siete curiosi di conoscerla? Bene, allora mettetevi comodi e scoprite cosa mi ha raccontato in quest’intervista esclusiva!

Salve cara e benvenuta su La Tana del Criceto! Penso che potresti iniziare raccontandoci un pò di te. Chi sei? Quali sono le tue passioni ed interessi?

Ciao Alessandro e grazie mille per l’invito! Come ho scritto nella mia biografia su Instangram, sono un’illustratrice agrodolce. Illustrare libri è sia la mia passione, sia il mio lavoro e questo vuol dire che disegno quasi sempre. Il resto del tempo mi si può tranquillamente trovare in un negozio dell’usato a scovare piccoli tesori.

Ci parleresti un pò della tua città? Che iniziative offere a livello culturale? Quali opportunità offre agli artisti?

Piacenza è una piccola città, intima e per certi aspetti un pò timida. Sarà per questo che io mi ci trovo benissimo. C’è una galleria d’arte molto prolifica, La Ricci Oddi e lì vicino un circolo culturale sempre in movimento, Rathaus, dove si organizzano un sacco di eventi.

Da qualche anno l’associazione 18/30 organizza Cartelloni, un’iniziativa per riempire la città di immagini belle. Si può partecipare da tutto il mondo e se si viene selezionati si possono trovare le proprie illustrazioni o fotografie esposti per le strade.

Che studi hai fatto e cosa fai nella vita? Realizzare illustrazioni è un hobby o un lavoro?

Disegnare è un lavoro, ma anche il mio hobby, il che non è sempre facile, a volte mi confondo. Disegno libri e poi ho uno studio insieme alla mia socia Alessandra Santelli in cui lavoraviamo per privati.

Riguardo gli studi, ho conseguito un diploma al liceo artistico e successivamente ho frequentato il corso di Illustrazione alla Scuola Internazionale di Comics a Reggio Emilia.

Come è nata la tua passione per l’arte e in particolare per il disegno?

Ho sempre amato disegnare, ma mi sono appassionata all’illustrazione di libri per caso, ho partecipato ad un concorso e ho vinto un anno di scuola alla Comics, dove mi sono innamorata.

Quali sono state le principali difficoltà che hai affrontato per diventare un’illustratrice? 

Alla Scuola Internazionale di Comics ho avuto la fortuna di incontrare molti professionisti e professioniste nell’illustrazione che mi hanno passato molta della loro esperienza. Imparando da loro ho sicuramente saltato alcuni ostacoli che mi avrebbero rallentata se avessi fatto questo percorso da sola.

Credo che il mondo dell’editoria sia molto pulito, serve tanta pazienza per entrare, la difficoltà più grande è stata forse credere in me, nonostante i primi “no”.

In che tipo di illustrazioni/creazioni ti sei specializzata e quali preferisci realizzare?

Lavoro nell’editoria di libri per bambini da sette anni e mi diverto tantissimo. Ho anche un’inclinazione per un tipo di illustrazione più introspettiva.

Grazie a Logos Edizioni ho potuto pubblicare qualcuna di queste illustrazioni nel libro Sogno di una notte del 2021. Ti confesso che mi piacerebbe spingermi un pò di più in quella direzione, magari lavorando con magazine che si occupano di psicologia o qualche libro di poesia, sarebbe davvero fantastico.

In genere da dove prendi l’ispirazione? Mi descriveresti il tuo processo creativo?

Penso di avere due tipologie di “ispirazione”: Una più istintiva, primordiale quasi, quelle ispirazioni che arrivano da un bisogno viscerale di esprimere qualcosa che ho dentro. Le illustrazioni che arrivano da qual processo sono per me molto intime e non sempre le condivido con qualcuno.

Un’altra tipologia di ispirazione è quella che ho allenato con il tempo, lavorando con le idee mi sono accorta che non avevo tempo di “aspettare l’ispirazione” così ho lavorato a un modo per farmi venire le idee in ogni momento.

In generale ho scoperto che amo le metafore, le iperboli e gli ossimori, quando devo farmi venire un’idea parto da due concetti diversi e provo ad unirli in tanti modi diversi, vengono fuori moltissime schifezze, ma quasi sempre un’idea buona c’è, dopodiché questa idea va levigata e lucidata.

Come molti creativi credo anche tu lavori spesso su commissione. Di solito sei tu che proponi le idee o lasci comunque che i tuoi clienti diano il loro contributo? (masgari con suggerimenti, ecc…)

Lavoro su commissioni per privati solo con il mio studio Foglie al Vento e sono nello stile dello studio.

Per i libri invece  o propongo io un progetto ad un editore o è l’editore a propormi un testo, in ogni caso credo che le illustrazioni siano un accompagnamento al testo, ma possono anche allontanarsi di molto e poi riavvicinarsi, come in un balletto.

In generale preferisco essere molto libera in questo, solo in questo modo riesco a fare il meglio di me, soprattutto negli ultimi anni sto selezionando molto i progetti su cui lavorare, se li sento vicini a me allora sì, mi ci butto e mi diverto da matti.

Qual’è la creazione che ti sei divertita di più a realizzare e quella che ha rappresentato unas vera sfida? Ricordi qualche aneddoto in particolare?

Quando ci sono dei personaggi da inventare io ci sguazzo, mi piace proprio, del tipo che rido da sola mentre disegno.

Una vera sfida è stata illustrare “Mondo Calzino” scritto da Brian Freschi. Non avevo mai disegnato oggetti animati, di solito preferisco le persone e le verdure, ma la storia era così divertente che ho deciso di provarci… e alla fine mi sono divertita. Il risultato mi piace molto.

Ti è mai capitato di organizzare dei workshop, di insegnare ad altri quello che hai imparato? È un’esperienza che ti piacerebbe provare?

Ne tengo pochissimi, ma quando il tempo me lo permette mi fa molto piacere organizzare workshop e corsi.

Con un pò di esperienza ho capito che preferisco i corsi creativi a quelli tecnici, penso di riuscire a dare di più e quindi in futuro mi concentrerò maggiormente su quelli

Che rapporto hai con i social network? Quanto ti hanno aiutato a farti conoscere e a convividere la tua passione?

Li ho sempre usati  in modo del tutto arbitrario, senza regole o obbiettivi, per esempio questo è un periodo in cui mi sono un po’ allontanata, ma solo perché non ne sento il bisogno costante che magari sentivo in certi periodi, come in quarantena nel 2020  per esempio.

Penso siano un bel modo per farsi conoscere, ma non l’unico, soprattutto per quanto riguarda l’editoria.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai qualche particolare sogno nel casetto?

Ultimamente mi sto dedicando spesso alla scrittura, un territorio nuovo che sto esplorando per poi, chissà, magari ricongiungerlo al disegno.

Che consiglio daresti ad un giovane che vuole intraprendere la carriera artistica?

Di scavare molto a fondo per tirare fuori qualcosa di veramente personale, abbiamo gli occhi costantemente impegnati a guardare immagini già elaborate che a volte ci dimentichiamo di noi stessi, i nostri ricordi e desideri sono una fonte di ispirazione importantissima e se partiamo da lì siamo già sulla strada giusta.

Vi ricordo che potete seguire Giulia diventando followers della sua pagina Facebook e del suo profilo Instagram. Non dimenticate inoltre di fare un salto sul suo Shop dove potrete acquistare i suoi libri e le sue stampe.

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